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Piccola guida

Il turista può iniziare la visita da San Vito Chietino nota come “il paese delle ginestre”. La cittadina situata su un colle, tra il rio Fontana e il torrente Feltrino, offre un panorama davvero suggestivo del litorale. Si possono osservare dal “Belvedere Guglielmo Marconi”: il porticciolo; la città di Ortona a nord; Punta Penna del Vasto a sud ed i massicci della Majella e del Gran Sasso guardando ad Ovest.

Nelle giornate limpide è possibile ammirare le sagome scure delle isole Tremiti che si affacciano all’orizzonte. Caratteristico è anche il centro storico dove sorge la chiesa ottocentesca di San Vito Martire, protettore del borgo antico, in cui è conservata una croce professionale in argento.
La visita prosegue alla Marina, detta “Castel Gualdo” che attualmente è un’animatissima stazione balneare, per concludersi sull’Eremo Dannunziano dove è situata la casa in cui il poeta ha soggiornato negli ultimi anni dell’Ottocento e dove ha scritto il “Trionfo della Morte”. Tra le più antiche tradizioni Sanvitesi è da ricordare la processione di barche sul mare, in onore della Madonna del Porto, che si svolge l’ultimo week-end di luglio a ricordo dell’intervento della Vergine per salvare, in una notte tempestosa, un’imbarcazione di pescatori alla deriva al largo della frazione Marina.

Dopo aver visitato San Vito l’itinerario porta i turisti nel comune di Rocca San Giovanni. E’ qui che la costa, da bassa e sabbiosa, diventa frastagliata e ricca di scogliere che calano a picco sul mare. In località Vallevò sorge “Punta Cavalluccio” una delle zone caratterizzate da fondali marini limpidi ed incontaminati ai quali è stata assegnata nel 2005 dalla FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale) la Bandiera Blu. Qui si trova anche il centro di documentazione ambientale della “Costa dei Trabocchi” dove i visitatori possono chiedere informazioni e curiosità riguardo alle antiche “macchine da pesca”.

Presso il centro di Rocca San Giovanni è possibile visitare le mura medioevali, che circondano il paese, e la parrocchia di San Matteo Apostolo, recentemente ristrutturata, che conserva un dipinto su tela del 1300 raffigurante la Madonna della Navicella.
Sul colle situato di fronte la cittadina di Rocca San Giovanni sorge l’antica Abbazia di San Giovanni in Venere risalente al XI sec. Siamo nel comune di Fossacesia e qui i turisti possono ammirare, dal colle “Belvedere”, il Golfo di Venere che è uno dei più suggestivi golfi del mar Adriatico.

Continuando l’itinerario si può visitare la foce del fiume Sangro e la famosa “lecceta”, (formata da alberi di quercia associate a leccio, cerro, roverella, carpino ed olmo), la quale è stata dichiarata riserva naturale ed è protetta dalla Società Botanica Italiana. Risalendo la collina ci si trova nell’abitato di Torino di Sangro, l’ultimo comune della valle sangrina. Qui i turisti possono ammirare il centro storico con la parrocchia di San Salvatore del 1700, il complesso monumentale di San Felice con la chiesa ed il convento, il Palazzo Priori. Infine è possibile visitare il Cimitero Britannico dove riposano i caduti della tristemente famosa “Battaglia del Sangro” del 1943.

Tratto dalla tesi di laurea di Caravaggio Fabio, “Valorizzazione ed utilizzazione economica delle preesistenze territoriali: un caso applicativo sulla Costa Teatina”, Università degli Studi G. d’Annunzio Chieti-Pescara, anno accademico 2004-2005.

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